Conquistatore spagnolo. Spirito avventuriero, nel 1510
sbarcò a San Domingo e negli anni seguenti partecipò a varie
spedizioni di conquista nei territori dell'America centrale. Prese parte alle
spedizioni di Cuba nel 1511 e della penisola dello Yucatán nel 1518.
Sempre nel 1518, con J. de Grijalva esplorò la costa del Golfo del
Messico e nel 1519 si volse alla conquista del territorio messicano, insieme con
H. Cortés. Quando quest'ultimo intraprese una spedizione contro il rivale
Narváez, lo lasciò. Temerarietà e coraggio si
accompagnarono a una politica violenta nei confronti degli Indios (che per il
suo aspetto fisico, che incuteva timore, lo soprannominarono il Sole,
Tonatiuth). Contro le popolazioni locali
A. organizzò una
strage e i suoi metodi furono tali da provocare nel giugno 1523 una sanguinosa
sollevazione che lo costrinse alla ritirata e dalla quale riuscì a
mettersi in salvo nella famosa
noche triste. Conquistò
successivamente il Guatemala e nel 1524 fondò Santiago de los Caballeros,
ottenendo la nomina a capitano generale del territorio guatemalteco.
Tornò quindi in patria, dove gli venne conferito il titolo di ammiraglio
del mare del Sud e grazie all'appoggio di F. de Cobos fu dichiarato governatore
del Guatemala. Negli anni seguenti preparò altre spedizioni e
allestì una flotta per la conquista del Perú, cedendola poi a F.
Pizarro e D. de Almagro per la cifra di 100.000
pesos d'oro. Nel 1536
fondò Lima e Quito. Accorso in aiuto di Cristòbal de Oñate,
per fronteggiare la sollevazione degli Indios messicani, riportò gravi
ferite in seguito alle quali morì (Badajoz 1486 - Guadalajara, Messico
1541).